Mario Costantino
Le arti figurative e l’astrologia: il Cenacolo di Leonardo.
La lettura dei testi di Tolomeo, congiunta a quella del teologo-astrologo Alberto Magno e degli astrologi arabi, inizia Leonardo ad una conoscenza di prima mano del sapere astrologico, che gli permetterà di stabilire, in base allo stretto rapporto tra i fenomeni della vita sulla Terra e i movimenti dei corpi celesti, l’esistenza di una misteriosa analogia tra il mondo visibile e il mondo invisibile, il microcosmo e il macrocosmo, il manifesto e l’arcano. L’elenco dei libri della biblioteca di Leonardo redatto dall’artista stesso, documentato dal Codice Atlantico (f. 210 r/a) e dai Codici di Madrid recentemente rinvenuti (II ff. 2v 3v), permette di ricostruire, insieme ai suoi scritti teorici sulla pittura, le fonti del suo pensiero e le tappe della sua formazione culturale in cui l’astrologia occupa un posto tutt’altro che secondario. La natura composita di questi testi rivela non solo l’eclettismo della cultura di Leonardo ma mette in risalto il notevole influsso che esercitarono nel suo sviluppo di pensatore e di artista le opere di carattere più propriamente astrologico, alchimistico, cabalistico e magico.
In adesione all’ipotesi, ritenuta al tempo stesso suggestiva e attendibile, espressa da Franco Berdini nel testo “Magia e astrologia nel Cenacolo di Leonardo” andremo a descrivere i precisi riferimenti ad una conoscenza astrologica con cui Leonardo costruisce “ l’Ultima cena”.